Come lesbiche, siamo il prodotto di una cultura clandestina che è sempre esistita nella Storia.
Fino al XIX secolo, Saffo era la sola scrittrice della nostra letteratura, che non fosse clandestina.
Oggi, la cultura lesbica è ancora, in parte, clandestina, in parte aperta, marginale […].
Monique Wittig, Paradigmi
…se è vero che la storia siamo noi, bisogna aggiungere che la storia come sempre la dobbiamo scrivere noi se non si vuole essere cancellate.
Luki Massa
…visibilità in termini di rivendicazione irrinunciabile all’esistenza di lesbica. Il lesbismo è rivoluzionario quando è visibile e la visibilità lesbica è fondamentale per decostruire modelli e stereotipi. Visibilità come autorappresentazione della specificità lesbica, all’interno ed all’esterno della comunità, attraverso l’elaborazione e la costruzione di pensiero e azioni: comunità è uguale a visibilità.
Fuoricampo Lesbian Group
http://www.youtube.com/watch?v=6X2WGAC1HTw
Per i nostri movimenti la costruzione di una memoria collettiva è un obiettivo politico e culturale prioritario ed ineludibile, […] anche perchè lesbiche, gay e trans nascono senza comunità di riferimento, non crescono in famiglie lesbiche, gay, trans che possano trasmettere loro la cultura e la memoria collettiva: ogni filo di memoria che si spezza, ogni narrazione che si spegne è un percorso che le generazioni successive dovranno iniziare nuovamente.
Oggi, più che mai, sentiamo questa necessità, perchè sentiamo l’urgenza politica di narrazioni di percorsi collettivi costruiti intorno a esempi di trasgressione della norma che ne trasmettano la percorribilità, il senso, la sostanza.
Elena Biagini, Atti del Convegno “Una ribellione necessaria. Lesbiche, gay e trans: 40, 30, 20 anni di movimento”, novembre 2009